Anna Airoldi
Milan: University of Milan, 2000

 
   

Ringraziamenti

Introduzione 

Capitolo I  Da O’Neill a Shepard. Un secolo di drammi di famiglia

I.1. Il genere del “family play” e la sua evoluzione nel teatro americano

I.2. Nevrosi “da camera”: le famiglie malate di Eugene O’Neill e Sam Shepard

I.2.1. “The Family Dilemma”: sicurezza o libertà?

I.3. Il declino di un sogno non solo americano: la crisi della famiglia come aspetto di una società in crisi 

Capitolo II  Long Day’s Journey into Night

II.1. Il dramma all’interno del canone o’neilliano

II.1.1. Carattere autobiografico della pièce

II.1.2. “Publication shall not take place...”

II.1.3. Una gestazione difficile: la composizione del dramma

II.2. Analisi del testo

II.2.1. Tema e struttura della situazione drammatica

II.2.2. Quattro destini intrecciati: i personaggi e la loro tormentata interazione

II.2.3. Dalla luce alle tenebre: il “viaggio” simbolico dell’azione

II.3. Echi strindberghiani

II.3.1. “The most modern of moderns”: O’Neill e il debito con Strindberg

II.3.2. Influssi tematici

II.3.3. Influssi stilistici: la tecnica “supernaturalistica”

Capitolo III  Lars Norén e il dramma della “stanza chiusa”

III.1. Profilo dell’autore e della sua opera

III.1.1. Il passaggio dalla poesia alla produzione drammatica

III.1.2. Autobiografia e terapia

III.1.3. Il rapporto con Strindberg e O’Neill

III.2. Natten är dagens mor e Kaos är granne med Gud: due quartetti famigliari autobiografici

III.2.1. La metafora della “stanza chiusa”

III.2.2. “Närmaste en superrealism”: note sullo stile dei drammi

III.3. Och ge oss skuggorna: la famiglia O’Neill tra realtà documentaria e finzione drammatica

Appendice  Ingmar Bergman dirige O’Neill. La messa in scena di Lång dags färd mot natt a Dramaten nel 1988

Bibliografia


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